Per la prima intervista con gli sposi del 2021 abbiamo incontrato virtualmente una coppia che si è sposata l'anno scorso, in un momento di quiete in mezzo alla tempesta. Non è stato facile: così come per altre coppie c’è stata una data da spostare, l'incertezza di un momento storico complesso e qualche pensiero in più, ma ne è valsa la pena.

Parafrasando una delle canzoni che hanno accompagnato la cerimonia di Emanuele e Paolo, "Viceversa" di Francesco Gabbani, basterebbe l'emozione con cui hanno ricordato le loro nozze per spiegare in pochissime parole il complesso meccanismo che regola l'amore. Ecco la bellissima chiacchierata con la nostra Ilaria.

Come vi siete conosciuti?

Entrambi ridono, ripensando a un "viaggio della discordia" che sembrava destinato a dividerli, e invece... 

"Quando ci siamo conosciuti, io dovevo partire per Formentera per le vacanze e l'ho snobbato… poi quando sono tornato sono stato io cercarlo", ricorda Paolo, che è tornato dalla sua vacanza di relax con la volontà di continuare a conoscerlo. "Ma ci siamo tornati poi in viaggio di nozze insieme".

"Il nostro viaggio doveva essere ai Caraibi, ma è saltato tutto per via del Covid", aggiunge Emanuele.

Sono tanti gli sposi che hanno spostato la data e stanno ancora aspettando, invece a voi è andata bene…

"La nostra wedding planner ci ha detto 'Proviamo a metterlo a settembre'... ci abbiamo pensato un attimo e abbiamo deciso di metterlo il 13 settembre", spiega Emanuele. Ed è stata una scelta perfetta. "Abbiamo fatto il nostro matrimonio ed è andata bene perché abbiamo avuto una giornata spettacolare".

Visto che avrebbero dovuto sposarsi il 17 maggio, volevano che fosse comunque una giornata di sole e calda: e così è stato.

Come era arrivata la proposta di matrimonio?

"Io ho organizzato tutto", dice Paolo. "Vivendo insieme e facendo quasi tutto insieme avevo poco tempo materiale per fare le cose e quando avevo bisogno di stare da solo per fare le commissioni, a lui pareva strano".

Paolo ha anche chiesto alla mamma del futuro sposo il permesso per chiedere la mano di Emanuele e ha organizzato in segreto una festa al ristorante con tutti i loro amici. A quel punto Emanuele ha cominciato a sospettare qualcosa e ha organizzato una sorpresa nella sorpresa.

"Ma anche perché continuava a chiedermi il numero di telefono degli amici", dice Emanuele, ridendo. "Io ho fatto finta di niente e…"

"Prima che gliela facessi io, si è avvicinato lui con l'anello", aggiunge Paolo.

Come ci avete conosciuto? Come siete arrivati all'atelier Sposae di Torino?

"Volevo qualcosa di particolare", spiega Paolo, che cercava un completo da sposo rosso. "Guardo su Google, vedo questo abito e dico 'è mio, lo devo trovare e riuscirò a trovarlo'… Continuavano a dirmi che non l’avrei trovato perché era solo una foto su internet".

Emanuele e Paolo hanno riscontrato un'iniziale difficoltà nel trovare un completo, poi è arrivato il suggerimento perfetto. "La nostra wedding planner Veronica ci ha detto 'Perché non andate da Sposae?'", continua Paolo, e proprio lì c'è stato il colpo di fulmine.

"L'ho provato e mi sono messo a piangere", ricorda Paolo, che è stato seguito dalla nostra Maria, che Emanuele definisce "spettacolare". Pur avendo scelto il completo nello stesso appuntamento, entrambi ignoravano il look dell'altro.

"Io ho provato un blu elettrico", dice Emanuele. "Poi mia madre mi ha detto 'Guarda che bello quello lì nero'… e io ho detto 'Ma se cambiamo il gilet?'… Allora ho scelto un gilet damascato grigio perla."

"Mi sono innamorato di quel vestito", aggiunge Paolo. "Potessi metterlo adesso, lo metterei".

Allora è andato tutto bene…

"Siamo felici dei vestiti", dice Emanuele. 

"Non c'è stata una pecca", continua Paolo. 

"Maria mi ha anche trovato la spilla da mettere", continua Emanuele.

Consigliereste Sposae?

"L’abbiamo già fatto", dice Emanuele.

E come è andato il matrimonio? Quante lacrime avete versato?

"Io piangevo già mentre mi vestivo", dice Paolo. "Mi sono vestito in location nel castello… era emozionante perché vedevo la gente che arrivava dalla finestra".

"Io quando ho fatto le fotografie a casa", racconta Emanuele, "quando c'è stata la fotografia con mio padre e mia madre".

Tutti i momenti più intensi sono stati immortalati da Matrimonioduepuntozero. Ma non sono stati gli unici a piangere quel giorno. "C'erano i camerieri che piangevano", dice Emanuele.

"Il sindaco piangeva, ci ha detto 'Credetemi ragazzi, in tutti gli anni che sono sindaco e sposo persone, è la prima volta che piango a un matrimonio'", continua Paolo.

Emanuele e Paolo si sono sposati sotto una quercia secolare al Castello di Massazza, con un'amica incaricata ufficialmente per la celebrazione. Hanno fatto il rito della sabbia (era una sorpresa per Paolo) e per il taglio della torta hanno scelto la canzone "Marry you" di Bruno Mars.

Bomboniere e inviti li hanno preparati loro, scegliendo un tema rustico, mentre per l'allestimento floreale hanno scelto Fiori & Design di Gattinara (Vercelli) e per le fedi la gioielleria Le Gioie di Boca (Novara).

Un consiglio ai futuri sposi?

"Essere se stessi", dice Paolo. "Parlare, parlare, parlare".

E sull'organizzazione delle nozze?

"Trovare un buon wedding planner", dice Emanuele, che è felice di aver scelto Veronica"Ci ha aiutato in tutto."

"È diventata un’amica", aggiunge Paolo, che dice anche "e poi mai far le cose di fretta. Se ti piace qualcosa fallo, perché succede una volta sola".

Grazie a Emanuele e Paolo per averci regalato il racconto della loro giornata e per aver scelto di affidarsi all'atelier Sposae di Torino. Un abbraccio da tutti noi e ancora congratulazioni!