l fiori sono gli unici "gioielli" consentiti dal galateo durante le nozze. Negli ultimi anni la fantasia ha preso il sopravvento, proponendo qualsiasi tipo di decorazione floreale e colore. Secondo la tradizione, però, i fiori d'arancio sono da sempre il vero simbolo del matrimonio, oltre che un augurio di amore, felicità e ricchezza per gli sposi. Ancora oggi molte spose usano addirittura profumarsi con un'essenza di fiori d'arancio per il loro grande giorno.

Perché, però, il matrimonio è sempre associato proprio a questi fiori? Non tutti lo sanno, ma dietro si nasconde una storia fiabesca, che ha portato questo fiore a diventare uno dei simboli delle nozze.

Te la raccontiamo noi di Sposae...

Secondo la leggenda, molti secoli fa il Re di Spagna ricevette in dono da una principessa una splendida e profumatissima pianta di arancio, talmente bella da far innamorare il sovrano perdutamente. Un giorno, un ambasciatore chiese al Re di ricevere in dono un ramoscello di quella pianta, ma la risposta fu negativa.

Desiderando a tutti i costi quel ramoscello, l'ambasciatore chiese aiuto al giardiniere del re che, di nascosto, prese un ramo della pianta. L'ambasciatore, come ricompensa, donò al giardiniere cinquanta monete d'oro.

Il giardiniere regalò quella somma a sua figlia come dote, consentendole finalmente di sposarsi. In precedenza, infatti, nessuno voleva la sua mano, a causa della povertà in cui riversava la famiglia. Il giorno del fatidico sì, la ragazza adornò i suoi capelli con un ramoscello di fiori d'arancio, poiché proprio a quello doveva la sua felicità.

Lei origini di questi fiori

Originaria della Cina, sia nella sua variante dolce che amara, la presenza della pianta è documentata in Italia persino nelle cronache degli antichi romani, che la conoscevano con il nome di “melarancia”.

L’usanza di adornare la futura sposa con fiori d’arancio sembra sia stata creata dagli arabi e importata in Italia tra il VII e il IX secolo, durante l’invasione dei mori in Sicilia.

L’arancia, come tutti i frutti succosi, rotondi e ricchi di semi o spicchi, è simbolo di fecondità e prosperità, così come il suo fiore, profumato e candido.

Inutile dirlo, ma la tradizione del bouquet della sposa continua ad essere molto importante. Sarebbe infatti impossibile pensare ad un matrimonio senza il lancio del bouquet verso le amiche nubili, per propiziare nuove nozze!

Secondo il galateo, il bouquet dovrebbe essere acquistato dallo sposo e consegnato alla sposa la mattina stessa delle nozze. Se volete portare avanti la tradizione, puntate su una composizione classica e senza tempo, usando proprio i fiori d'arancio, in abbinamento a gelsomini, rose bianche, violette, fiordalisi, calle.

Fiori d'arancio per la sposa, quindi, ma non per gli altri invitati. Il galateo consiglia infatti il garofano bianco o la gardenia sulla giacca del tight o dell'abito scuro del padre che accompagna la figlia all'altare, così come all'occhiello dello sposo, dei testimoni e dei parenti degli sposi.

Vi ricordiamo anche che è meglio non inviare fiori lo stesso giorno delle nozze, perché gli sposi non avrebbero il tempo necessario per sistemarli e apprezzarli. Pertanto è dono gradito un omaggio floreale il giorno prima della cerimonia o al loro ritorno a casa. E perché no, magari proprio una profumata pianta di fiori d'arancio, per augurargli un felice futuro insieme...