È arrivata la proposta ufficiale? Dopo il fidanzamento inizia un lungo percorso verso il grande giorno. Ci sono tante cose da fare e da decidere, come scegliere la data, iniziare a pensare alla location e ovviamente all’abito da sposa o da sposo. E poi ci sono anche le questioni burocratiche: ad esempio, sapete che cos’è il congedo matrimoniale?
Leggete nel nostro articolo come funziona il congedo matrimoniale, a chi spetta e come si richiede. Continuate a leggere per saperne di più su questo importante diritto dedicato a chi si sposa.

Cos’è il congedo matrimoniale?
Partiamo dal concetto di base: di cosa parliamo quando parliamo di congedo matrimoniale. Chiamato anche licenza matrimoniale, è un diritto di tutti i lavoratori introdotto per la prima volta da una legge del 1937. Ma in cosa consiste? Molto semplicemente, si tratta dell’astensione retribuita dal lavoro per 15 giorni in seguito alle nozze.
Vale per il matrimonio e per le unioni civili: dopo l’entrata in vigore della Legge Cirinnà, nel 2016, anche le coppie dello stesso sesso che si sono unite civilmente hanno finalmente diritto ai 15 giorni di congedo.
A chi spetta la licenza matrimoniale
Se sono entrambi dipendenti, i coniugi hanno il diritto di richiedere il congedo. Parliamo di diritto perché la licenza matrimoniale spetta alle principali categorie di lavoratori, ovvero:
- Lavoratori a tempo indeterminato
- Lavoratori a tempo determinato
- Lavoratori part-time
- Lavoratori in smart-working
- Apprendisti
- Lavoratori a domicilio
A chi non spetta
Il congedo matrimoniale non è previsto per:
- Lavoratori extracomunitari senza residenza in Italia
- Lavoratori in prova
- Lavoratori assunti da meno di una settimana
- Coppie che si sposano solo con rito religioso
- Lavoratori autonomi
Si può richiedere più di una volta?
Sì, ma solo se l’unione precedente si è conclusa per divorzio o per morte del coniuge. In sostanza, ogni nuovo matrimonio con rito civile permettere di richiedere la licenza matrimoniale.
Come richiedere il congedo per le nozze
Sfatiamo un mito: il congedo matrimoniale non deve avvenire per forza subito dopo la cerimonia. Sebbene sia generalmente concesso nei 30 giorni successivi alle nozze, è possibile richiedere un’eccezione per motivi personali, a patto che sia concordata con l’azienda.
Come regola generale, la licenza matrimoniale può iniziare nei 3 giorni che precedono le nozze e non può essere frazionata. Un’altra cosa importante: i 15 giorni sono effettivi e includono giorni non lavorativi e festività. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare il CCNL di riferimento, ovvero il contratto nazionale del lavoro relativo al proprio comparto di appartenenza.
Su chi ricade il pagamento?
Ecco un’altra questione “spinosa”: chi deve pagare il congedo matrimoniale? Semplice: una parte l’azienda e l’altra l’INPS. Come? Tramite l’assegno per matrimonio, che copre 7 giorni e viene erogato al verificarsi delle condizioni precedentemente elencate e se la licenza viene richiesta entro 30 giorni dalla cerimonia civile. Attenzione: non è previsto per le aziende che operano nei settori di commercio, credito e assicurazioni.
Come viene pagato il congedo matrimoniale?
Come qualsiasi assenza giustificata, la licenza matrimoniale è completamente retribuita in busta paga.
Come richiedere la licenza per le nozze
Per poter veder riconosciuto il proprio diritto, è necessario fare richiesta all’azienda con un sufficiente anticipo, almeno 6 giorni prima delle nozze (ma è bene comunicarlo con maggiore preavviso, in modo che il datore di lavoro e le Risorse Umane possano gestire al meglio l’assenza).
Questo è importante perché, sebbene non si possa negare il congedo entro i termini prestabiliti, l’azienda può posticiparlo fino a 30 giorni dopo per esigenze di produttività. Infine, dopo la fine del congedo vi ricordiamo di consegnare il certificato di matrimonio in azienda (entro 60 giorni dalla data della cerimonia).
Volete saperne di più sulle tematiche relative a matrimonio e non solo? Iscrivetevi alla nostra newsletter!







