Sabato 1 giugno 2019: in una splendida giornata di sole, nella Fortezza del Priamar di Savona, due sposi iniziano una nuova vita insieme. Si chiamano Ilaria Moizo e Amos Salerno, sono liguri d’origine, ma hanno scelto di vivere e lavorare a Milano. Qualche mese dopo ci inviano il loro scatto più bello di quel giorno: inizia così la storia della seconda classificata al nostro concorso Miss Sposae 2019.

Abbiamo incontrato Ilaria e il marito nel nostro atelier di Lissone, per festeggiare finalmente il suo secondo posto, brindare e farci raccontare tutto sulle loro nozze. Impossibile negarlo: l’aneddoto legato alla proposta di matrimonio ci ha davvero conquistati! 

Ci raccontate come è andata la proposta di nozze?

“È stata particolare”, racconta Ilaria, Miss Sposae 2019, che lascia poi la parola ad Amos: è stato ovviamente lui a organizzare nei minimi dettagli quell'indimenticabile 6 giugno del 2018.

“Lei lavora in un asilo nido e mi sono messo d’accordo con la direttrice, durante la festa di fine anno, per fare la proposta grazie ai bambini. Ho fatto stampare a una tipografia la maglietta con la scritta MI VUOI SPOSARE e ogni bambino aveva una lettera”.

In sottofondo, durante la proposta, la canzone “Questa nostra stupida canzone d’amore” dei The Giornalisti. Amos ci dice anche che aveva pensato di vestirsi da orso, ma temeva che i piccoli si sarebbero spaventati...

C’era una cosa che desideravate fin da subito?

“Io non volevo una cerimonia religiosa”, dice lui. “Però il compromesso era scegliere una location che sembrasse una cappella sconsacrata”, continua lei. 

La scelta è così caduta su un luogo magico e pieno di storia, la Fortezza del Priamar, un’imponente struttura cinquecentesca che svetta su Savona e da cui si possono ammirare il porto e il centro storico.

Qual è il ricordo più bello di quel giorno?

“Quando l’ho vista arrivare”, dice Amos. “Vederla salire con suo papà a braccetto è stato il momento migliore”.

“Quando sono arrivata c’era tutta la gente ad accogliermi fuori. Non me l’aspettavo”, ricorda lei, che pensava di trovare solo il futuro marito con il bouquet, come vuole la tradizione.

In quanto tempo siete riusciti a organizzare tutto?

“Siamo stati fortunati, abbiamo trovato tutto quello che volevamo”, dice Amos. “Abbiamo cambiato solo la musica, ma ne è valsa la pena”.

Invece del dj, hanno infatti optato per un duo con una voce femminile, la MusicLove DualBand: la scelta si è rivelata poi perfetta.

Come avete conosciuto Sposae?

“Tramite una vecchia vincitrice del concorso, Sara D’Urso di Genova”, dice Amos. “Ci aveva raccontato che si era trovata molto bene”. Ilaria è stata seguita dalla nostra Evelyn e grazie ai suoi consigli ha trovato l’abito da sposa al primo appuntamento. 

“Non me l’aspettavo perché mi ha portato un po’ di vestiti da provare: poi me ne ha portato uno che sotto aveva un po’ di stoffa rosa”, spiega Ilaria. “L’dea non mi piaceva, poi quando l’ho provato…”

C’è stata subito la lacrima, ma ha voluto attendere di tornare con la nonna perché era proprio lei a regalarglielo. E anche la nonna se ne è innamorata: in seguito, alla prima prova è venuta con la mamma e alla seconda con un’amica.

“L’ho un po’ modificato: ho fatto mettere i bottoni dietro e le spalline”, spiega Ilaria. “Quando l’ho provato con tutte le modifiche, Evelyn mi ha detto: è venuto proprio bene, forse ancora più bello del modello originale”.

Come è andata la cerimonia? 

Il rito è stato celebrato civilmente dal futuro cognato della coppia. Ci sono stati momenti commoventi e intensi, che entrambi non si aspettavano.

“Ha introdotto parlando di me e di lui, come ci siamo conosciuti, come ci ha visto crescere”, dice Ilaria. “Poi ha dato la parola ai testimoni”, continua Amos. “Hanno raccontato la loro esperienza: mia cugina, ad esempio, ci ha visto conoscere”.

Le sorprese ci sono state anche per gli ospiti, che non si aspettavano sicuramente di assistere a un rituale tutto ligure, organizzato dalla titolare del ristorante taverna Il Portico di Orco Feglino (SV).

“Prima del taglio della torta, durante la cena, c’è stato il rito del pesto”, dice Amos, “è uscito il cuoco con i camerieri, ci hanno vestiti da cuochi e lui ci ha insegnato a fare il pesto”. La festa si è poi conclusa con lo spettacolo dei mangiatori di fuoco.

Un consiglio per gli altri sposi?

Quando si fa la lista, privilegiare le persone che frequenti”, dice Amos. “E non sottovalutare l’accompagnamento musicale”. Il duo scelto è infatti riuscito a far interagire proprio tutti durante la festa.

“L’altro consiglio è di decidere già i gruppi delle foto, altrimenti poi mancano le foto con qualcuno”. E, a proposito di scatti, Amos sorride ricordando quei momenti, immortalati da Superfoto. “Non pensavamo di fare tante foto nella fortezza”, racconta Amos. “La nostra idea era di andare a Varigotti”. Tre quarti d’ora dopo, con gli invitati sulla strada in colonna ad attenderli… “Abbiamo bloccato il traffico del porto”.

Una giornata perfetta, con un solo piccolissimo imprevisto, diventato poi un magnifico ricordo. La macchina della sposa era troppo grande per la stradina stretta che portava alla Fortezza, ma in suo soccorso sono arrivati lo zio e il papà per accompagnarla da Amos.

“La cosa carina è che è arrivato mio zio e a un certo punto io stavo andando su a braccetto con lui e dietro mio padre che mi teneva il vestito”. Poi si sono scambiati i ruoli, come vuole la tradizione, ma quel momento dolce e inatteso resterà per sempre nei loro ricordi.

Tutto lo staff manda un grande abbraccio ad Amos e Ilaria, la nostra Miss Sposae 2019: grazie ancora per averci reso partecipi delle vostre nozze!